LA NOTTE DEI LICEI CLASSICI
IN ALLEGATO IL PROGRAMMA
Note dell’autrice
La locandina della NNLC 2025
Il Mediterraneo ha sempre rappresentato un confine fluido tra culture, civiltà e religioni. La sua storia è fatta di grandi commerci e scoperte, ma anche di violenza e tragedie. Oggi piu che mai questo mare continua a rappresentare la complessità della condizione umana tra la speranza di un futuro migliore e i rischi o i sacrifici necessari per raggiungerlo
Predrag Matvejević, nel suo celebre “Breviario Mediterraneo”, esplora il Mediterraneo attraverso le sue storie, miti e tradizioni, sottolineandone il ruolo come crocevia di civiltà; nel farlo parla di un Mediterraneo dove la tragedia e la speranza convivono, e dove il mare è al contempo un mezzo di connessione e una barriera che separa.
Ho cercato di esprimere questi concetti, che attengono al tema scelto per la XI edizione della NNLC, in una sintesi visiva che volevo fosse semplice, tramite elementi narrativi, formali, e simbolici che ruotassero attorno al viaggio umano, attraverso questo ricco, profondo e maltrattato MARE NOSTRUM, mare in mezzo alle terre, terre in mezzo al mare.
Aspetti narrativi:
La narrazione visiva vuol riflettere una relazione complessa tra l’uomo e il mare. Una grande figura femminile protende il braccio verso una piccola figura maschile - sulla cresta di un’onda dentro un salvagente - con un gesto incerto della mano, tra un’intenzione accogliente di protezione e un’altra respingente. In basso a destra, una barca con alcuni naufraghi lotta contro le onde, mentre altri uomini sono raffigurati nell’acqua, suggerendo la tragedia della migrazione o del naufragio. Sullo sfondo un mare calmo attraversato da una barca dal sapore antico: da una parte appare un porto con un faro e delle barche a riparo, dall’altra un approdo dalla vegetazione composta da palme rischiarate da un cielo dal colore dell’oro.
Aspetti formali:
L’immagine utilizza linee curve e sinuose, che ricordano il movimento delle onde del mare e creano un senso di dinamismo. La figura femminile centrale, di dimensioni dominanti, è stilizzata e raffigurata con una linea continua e fluida, che esalta il suo legame con l’acqua e l’ambiente circostante. La palette di colori è principalmente dominata dai toni dell’azzurro, del giallo e del marrone, che richiamano rispettivamente il mare, il sole e la terra. Il bianco, come un anelito o un soffio di vento, è il colore dell’Anima. Rappresenta la vita, la purificazione e la possibilità di un nuovo inizio
Aspetti simbolici:
- La figura femminile:
la sua posizione dominante sulla scena evoca il ruolo centrale del mare come luogo mitico e spirituale nella vita e nel destino umano. Simboleggia la vastità e la forza, ma anche la capacità di dare e togliere la vita. È l’Anima del mare e di tutte le genti che l’hanno percorso.
- Il salvagente:
simbolo di speranza, di salvezza per l’uomo; è il tentativo di sopravvivere alle avversità del mare. La figura umana all’interno del salvagente, risalito dalle onde e dunque in salvo, con le sue braccia aperte, richiama l’iconografia classica del “vitruviano”, simbolo dell’uomo ideale, ma qui in una situazione di precarietà e rischio.
- Le onde:
onde alte e turbolente dominano la parte inferiore dell’immagine, simboleggiando la forza distruttiva del mare e le difficoltà incontrate durante il viaggio. L’onda tuttavia può diventare salvifica, aiutando la risalita e l’approdo.
- La barca e i naufraghi:
rappresentano il viaggio periglioso e incerto di chi attraversa il mare, forse in fuga da guerre, povertà o disastri naturali. Questa parte della scena evoca chiaramente la tragedia dei migranti nel Mediterraneo.
- Gli elementi sullo sfondo:
iI faro e le barche in lontananza descrivono il porto come luogo sicuro e riparo, in tutte le epoche storiche e attraverso contesti geografici diversi, come anche le palme sulla sinistra suggeriscono. Tutti questi elementi rimandano ai valori positivi di libertà, comunicazione, scambi proficui, avventura e nuove scoperte. Il Mare qui è placido e calmo,benché “stratificato”, a lasciar intendere la possibilità di un percorso che può essere anche dritto e luminoso.
Il viaggio umano è una sfida, a noi, alla nostra virtute, la scelta del giusto percorso.
Valeria Sanfilippo